Per fotobiomodulazione si intende una terapia in grado di migliorare in maniera non invasiva la funzione e l’anatomia di molti organi e tessuti. Essa sfrutta alcune frequenze della luce rossa e del vicino infrarosso per esplicare i suoi effetti.
La luce è costituita da fotoni ovvero pacchetti di energia.
I raggi che costituiscono il vicino infrarosso e il rosso visibile sono utilizzati perché queste lunghezze d’onda della luce sono “bioattive” ovvero lunghezze d’onda il cui effetto arriva fino al nucleo delle cellule, i mitocondri.
Questo si traduce in maggior energia per le cellule potenziando i processi antiossidanti e antinfiammatori.
La luce rossa (con lunghezza d’onda tra 620 e 750 nm) può penetrare fino a 2,5 cm nel tessuto cutaneo.
La radiazione del vicino infrarosso invece pur non essendo rilevata dall’occhio umano penetra molto in profondità nel corpo:
nei muscoli
nelle ossa
nei vari organi
nel cervello
Questi effetti si traducono in una vasta gamma di effetti positivi su:
livello di energia e prestazioni
funzione cognitiva
recupero muscolare, tendineo e articolare
riduzione dei livelli di infiammazione
miglioramento delle prestazioni atletiche
ottimizzazione dei livelli ormonali
aumento della produzione di collagene
riduzione dei livelli di infiammazione
miglioramento della qualità del sonno e ripristino del ritmo circadiano
miglioramento del sistema muscoloscheletrico
La fotobiomodulazione ha un effetto positivo sul nostro cervello, sulla psiche e sull’umore. È molto efficace negli episodi depressivi e nella depressione stagionale. La terapia con le onde del vicino infrarosso è vantaggiosa anche per migliorare la salute cerebrale, la sintesi di neurotrasmettitori attivanti e per ridurre gli effetti negativi dello stile di vita iperattivo moderno.
In questo studio si utilizza la tecnologia TaoPatch®
La pratica è sempre subordinata alla diagnosi anticipatamente redatta da un medico.